Come si Vota
Le schede su cui si dovrà apporre il voto sono due:
- una per la Camera dei deputati e
- una per il Senato della Repubblica.
In particolare, una volta arrivati al seggio, agli elettori vengono consegnate due schede, una per la Camera ed una per il Senato. Su queste è riportato:
- il nome del candidato nel collegio uninominale e,
- per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate.
Si vota mettendo un X sul nome del candidato/candidata preferiti o sul nome del partito preferito.
Ricordiamo che il sistema elettorale con cui si sceglierà il nuovo parlamento è il famoso e tanto discusso Rosatellum.
Accanto ai contrassegni delle liste sono stampati i nomi dei relativi candidati nel collegio plurinominale.
Si vota con queste regole:
- il voto è espresso tracciando un segno sul rettangolo contenente il contrassegno della lista e i nomi dei candidati nel collegio plurinominale;
- in questo modo il proprio voto è valido per l’elezione del candidato nel collegio uninominale e per la lista nel collegio plurinominale;
- chi traccia la X solo sul nome del candidato non abbia paura, il proprio voto sarà associato alla lista collegata a quel candidato;
- se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato del collegio uninominale e un segno sul sottostante rettangolo contenente il contrassegno della lista ed i nominativi dei candidati, il voto è comunque valido a favore sia del candidato uninominale sia della lista;
- se l’elettore traccia un segno sul contrassegno e un segno sui nominativi dei candidati nel collegio plurinominale della lista medesima, il voto è considerato valido a favore sia della lista sia del candidato uninominale collegato;
- se l’elettore traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo del candidato uninominale e un segno su un rettangolo contenente il contrassegno di una lista cui il candidato non sia collegato, il voto è nullo, in quanto per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica non è previsto il voto disgiunto.